Natasha Korol l’unica femmina Fur Broker
Il mio nome è Natasha Korol, sono direttrice di una società basata a Londra chiamata “Scarlet Rosefinch LTD”
Cosa significa essere l’unica broker di pelliccia femmina?
E’ interessante, mi sento privilegiata di avere questo lavoro. Tutti i maschi della mia cerchia cercano sempre di aiutarmi in tutti gli aspetti della nostra professione, dalla fornitura di un catalogo comprensibile al confronto sulla strategia di mercato, prezzi e altri aspetti.
Come sei entrata nel settore della pellicceria?
Per puro caso, uno dei miei contatti conosceva qualcuno nel settore della pellicceria e me l’ha suggerito e il resto è storia. Ho iniziato nel 1998, quindi oggi sono 20 anni che lavoro in questo settore di nicchia.
Abiti a Londra, ma immagino che viaggi spesso da Copenhagen, Helsinki, Toronto a San Pietroburgo per le case d’aste di pellicceria. Quante volte all’anno viaggi per le aste di pelli?
Beh, viaggiamo tanto, poiché dobbiamo assistere alle aste a Copenhagen 5 volte, Helsinki 4 volte, San Pietroburgo 3 volte e Toronto 3 volte all’anno. Mettici anche Milano e Hong Kong dove si tengono le fiere della pellicceria e abbiamo molte, moltissime miglia aeree ogni anno!
Viaggiare non è troppo destabilizzante?
Può esserlo se hai solo una notte per cambiare la valigia, ma voli brevi, come per esempio a Copenhagen o a Milano non sono un problema.
C’è una casa d’asta che preferisci in particolare? Se si, perché?
Tutte le case d’asta hanno i loro vantaggi: Kopenhagen Fur, è ovviamente situata in quella bellissima città dove a tutti piacerebbe andare, Helsinki è molto bella durante l’estate e l’autunno, San Pietroburgo ha un suo proprio charme essendo una delle città più deliziose del mondo. Inutile dire che le aste sono molto calorose e professionali verso gli ospiti ed è un piacere lavorare con tutti loro.
Chi sono i tuoi clienti? Sono i brand di moda oppure hai altri tipi di clienti come designer di mobili con pelliccia?
I miei clienti sono principalmente produttori, ma ho anche alcuni commerciante di pelli, che vendono ad altri produttori. Negli ultimi cinque anni l’attività si è trasformata drasticamente, nel senso che prima molti clienti erano principalmente commercianti in pelli ma adesso la maggior parte dei miei clienti sono produttori.
Che tipo di pelli preferisci comprare?
Mi piace comprare tutti i tipi di pelli da pellicceria. E’ molto interessante servire i miei clienti, perché parliamo di che tipo di merce serve e troviamo sempre la soluzione migliore per le loro esigenze. Ma la mia pelle preferita è lo zibellino, è veramente un miracolo ed ha un aspetto magnifico in un capo. Sono felice di fornire un servizio e trasmettere calore e stile con un capo che durerà a lungo, tutta la vità.
Preferisci le giornate d’ispezione o le giornate d’asta?
Preferisco le giornate d’asta, perché mi piace l’azione e l’energia in ogni cosa che faccio.
Ti piacerebbe che le case d’aste fossero digitali? Voglio dire poter per esempio comprare da un tablet seduta sul divano?
Credo che questo spostamento verso l’acquisto di una pelliccia senza recarsi all’asta si potrà fare molto presto, ovviamente servirebbero delle giornate d’ispezione, ma sicuramente la tecnologia che le aste usano oggi può essere facilmente convertita all’acquisto online.
A proposito della tua visione del mondo della pelliccia: come evolveranno le cose?
Penso che le persone usano la pelliccia dai tempi della pietra e continueranno ad usarla anche nell’era digitale.
Ho vissuto a Irkutsk per 1 anno e d’inverno la temperatura scendeva a -45, quindi lì nessuno può sopravvivere senza la pelliccia. In Europa lo spazio per la pelliccia è già stato convertito in pezzi più piccoli: accessori, bordi in pelliccia e cosi via. Non piacciamo ai media qui a Londra, ma questo non significa che i consumatori non vogliono la pelliccia. La pelliccia è un prodotto fantastico, sostenibile, che dura una vita regalando calore e gioia al portatore. Penso che la pelliccia sia qui per restare.
Quali sono i posti dove vai di solito per mangiare durante i tuoi viaggi per le aste? Per esempio in Copenhagen o in Helsinki?
Entrambe le aste sono fantastiche nel modo in cui forniscono la cena oltre che il pranzo agli ospiti, quindi abbiamo l’imbarazzo della scelta anche senza uscire, ma ci piace anche mangiare in posti diversi. In Copenhagen andiamo spesso a Bistro 22 o Sticks”n”Sushi in Runsted, è una bella zona sul mare con molti locali dove mangiare e stare con gli amici. In Helsinki il nostro posto preferito in assoluto è G.W.Sundmans: oggi Helsinki sta velocemente diventando un vero e proprio centro culinario, con locali nuovi, moderni che stanno aprendo ogni giorno.
Suggeriresti il tuo lavoro a una ragazza giovane?
E una domanda interessante, da un lato il nostro lavoro è emozionante, perché è così internazionale e comporta molti viaggi, che può essere interessante per ragazze giovani. Dall’altro lato recentemente il nostro settore deve affrontare molte sfide: dall’instabilità dei mercati alle fluttuazioni dei prezzi che rendono l’attività estremamente difficoltosa. Per aggiungere la beffa al danno, molte griffe oggi rifiutano di utilizzare la pelliccia nelle loro collezioni, e tutto ciò crea un’atmosfera negativa e una cattiva pubblicità.
Se dovessi consigliare i tuoi cinque brand preferiti o brand a cui sei affezionata quali sarebbero?
Sono Fendi, Yves Salomon, Burberry, Ferre and Gavazzi, che sono i leader in assoluto della moda in pelliccia.
Sei molto attiva su Instagram @natasha_korol, ti seguo sempre. Cosa pensi di questo social?
O Mamma Mia, ho fatto così tante amicizie via Instagram, non solo virtuali, ma anche reali, che lo trovo un buon strumento sia per la comunicazione che per tenere d’occhio la vita dei miei amici e seguaci e questo è reale, per niente virtuale.
Ci vediamo molto presto a Londra o all’asta per una serata tra donne =)
Grazie mille Natasha
Sami
Bellissima e interessante intervista
Baci