Più della metà del fashion system fiorentino lavora per Gucci, che intanto pensa a 10 nuove acquisizioni.
L’ 81% delle aziende del settore moda lavorano totalmente o in parte per conto terzi. Gucci distribuisce il 57% di questi ordini.
Il CNA di Firenze lo scorso Marzo ha realizzato per l’Osservatorio Moda un report dettagliato sulle attività di compra/vendita di materia prima e manodopera dei gruppi della moda.
Nel solo territorio fiorentino Gucci compra di più di quanto fanno Ferragamo, D&G, Saint Laurent, Bottega Veneta, Fendi e Prada tutti insieme!
Nel timore di non poter sostenere i ritmi di produzione e soddisfare le richieste di mercato a causa della possibilità di vedersi sottrarre da parte della concorrenza i produttori, il CEO di Gucci Marco Bizzarri preme il pedale sulla strada della internalizzazione apprestandosi ad acquisire 10 fornitori oltre che a firmare con altri contratti du joint venture e di esclusiva.
Questa politica da parte dei grossi gruppi della moda non é nuova.
Nel settore calzaturiero, quello che crea l’indotto maggiore nel settore accessori, é iniziata nel primo decennio degli anni 2000 nei comparto vigevanese e veneto.
Se da un lato vengono sempre di più a mancare le singole identità dei nostri artigiani schiacciate dagli altisonanti nomi dei colossi della moda, dall’altro queste acquisizioni permettono a queste meravigliose figure di continuare ad esistere e a produrre preziosi oggetti d’arte in quanto non sarebbero in grado in un mercato globale di combattere contro questi “big boys”.
foto via Pambianco